Il Conto Termico è un contributo molto interessante e ancora poco conosciuto, che incentiva la sostituzione di apparecchi inquinanti con nuovi prodotti, che utilizzino fonti rinnovabili e che rispondano ai previsti requisiti di emissioni e rendimenti.
Non si tratta di una detrazione, ma di un contributo diretto, accreditato direttamente sul conto corrente in meno di due mesi, concesso nel caso in cui la stufa a pellet venga installata per sostituire impianti di riscaldamento già esistenti, inquinanti ed obsoleti.
CHE TIPO DI IMPIANTI SI POSSONO SOSTITUIRE CON UNA STUFA A PELLET PER OTTENERE IL CONTRIBUTO?
Il Conto Termico finanzia la sostituzione di impianti alimentati a: • Gasolio
• Olio combustibile
• Carbone
• Biomassa (pellet, legna o cippato)
• GPL, limitatamente alle aziende agricole situate in zone non metanizzate
QUANTO PUOI RISPARMIARE CON IL CONTO TERMICO?
Il contributo del Conto Termico varia:
• in funzione di alcune caratteristiche della stufa acquistata (potenza, rendimenti ed emissioni)
• in funzione della fascia climatica in cui sarà installata. Per una stufa a pellet di qualità, installata in aree fredde, il contributo può arrivare fino ai 2.300 euro (coprendo comunque fino ad un massimo del 65% delle spese totali sostenute) e viene erogato in un’unica soluzione, dopo appena due mesi dall’approvazione della domanda.
CHI LO PUÒ RICHIEDERE?
Può richiedere il contributo del Conto Termico chiunque acquisti una stufa a pellet in sostituzione di un vecchio apparecchio. Quindi i soggetti richiedenti possono essere Privati (imprese, persone fisiche, condomini) o Amministrazioni Pubbliche. Le Aziende agricole o le imprese operanti nel settore forestale accedono al contributo anche con l’installazione di un apparecchio a biomassa nuovo (senza sostituzione).
COME SI OTTIENE IL CONTRIBUTO DEL CONTO TERMICO?
• Acquistare una stufa a pellet che possieda la Dichiarazione di Conformità al Conto Termico. Questa dichiarazione, scaricabile dal sito internet del produttore o direttamente nel catalogo del GSE, certifica che la stufa risponde agli standard qualitativi previsti dal Conto Termico, che sono più restrittivi rispetto alla detrazione fiscale, sia in termini di rendimento che di emissioni in atmosfera.
• Effettuare il pagamentocon un apposito “bonifico parlante”, bancario o postale, in cui nella causale siano specificati:
– riferimento normativo, ovvero Bonifico per contributo Conto Termico DM 16/02/2016;
– riferimento della fattura;
– Codice Fiscale del richiedente;
– NumerodiP.IvaoCF titolare dell’azienda che effettua i lavori e a cui è quindi intestato il bonifico.
• Effettuare la richiesta di contributo online presso il sito del GSE, entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento, presentando tutti i documenti richiesti tra i quali è inclusa la certificazione di smaltimento del vecchio apparecchio, che di solito viene fornita direttamente dall’installatore.
• Conservare
– tutti i documenti relativi al pagamento della stufa;
– tutte le fatture degli acquisti di pellet nel periodo incentivato: dovrà essere infatti dimostrato che nella stufa oggetto della detrazione si sta utilizzando soltanto pellet certificato in classe EN PlusA1 (obbligatoria per giustificare l’accesso agli incentivi).